Acufene oggettivo e soggettivo: qual è la differenza?

Chi soffre di acufene percepisce suoni che in realtà non esistono. L'acufene viene anche chiamato tinnito ma si definisce più spesso fischio o ronzio nell'orecchio.

Nell'acufene oggettivo una persona percepisce suoni che nessun altro sente. Il suono può essere tuttavia avvertito dal medico mediante uno stetoscopio posizionato nell'orecchio della persona.

Un esempio è l'acufene pulsativo cioè la percezione del proprio battito cardiaco o del flusso sanguigno. La percezione di tali suoni può costituire un sintomo di una malattia come l’ipertensione.

La causa dell'acufene oggettivo è individuabile e curabile e si può curare trattando la causa all'origine del suono. Per esempio una cura per l’ipertensione può far scomparire l'acufene.

Nel caso dell'acufene soggettivo, il suono viene percepito esclusivamente dalla persona in questione. Il medico non è quindi in grado di percepire alcun suono nell'orecchio del paziente e questo rende difficile individuare le cause del disturbo.

L'acufene ha sempre una causa. Tuttavia una cura per i suoni o ronzii fantasma è difficile da definire se non si riesce a determinarne la causa. La gran parte dei casi di acufene è del tipo soggettivo e per molti la causa del disturbo rimane ignota.

Non sempre ci sono cure per l'acufene, perciò è importante essere prudenti con il proprio udito e investire in prevenzione. Proteggendo l'udito in situazioni di rumore forte e/o prolungato si riduce il rischio di danni uditivi e di disturbi come l’acufene. Desideri un consiglio su una protezione uditiva?
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