Abbandonare un apparecchio acustico in fondo al cassetto è un gesto di resa fonte di dispiacere. Infatti, spesso, un malfunzionamento del dispositivo non può essere risolto in autonomia e genera in chi lo indossa una sensazione di impotenza, poiché non è facile trovare una soluzione in breve tempo. A fronte di una mancata risoluzione del problema, segue spesso una rinuncia totale a questa preziosa tecnologia di comunicazione.
Tuttavia, risolvere i problemi tecnici degli apparecchi acustici moderni non è così difficile. Grazie a questo articolo, sarai in grado di affrontare alcune problematiche comuni senza rivolgerti al tuo audioprotesista. Non importa se indossi un apparecchio acustico retroauricolare o endoauricolare, continua a leggere per scoprire quali sono i problemi maggiormente riscontrati e come puoi correggerli. Non arrenderti alla prima difficoltà!

Il tuo apparecchio acustico è stato programmato nel modo corretto?

Ogni persona è un essere unico, così come il suo udito e la sua perdita uditiva. Ecco perché il tuo apparecchio acustico deve essere programmato dal tuo audioprotesista di fiducia in base alle tue esigenze specifiche. Tuttavia, considerando la complessità degli apparecchi acustici, il tuo audioprotesista potrebbe non configurare perfettamente il dispositivo, minandone le prestazioni.

Se il tuo apparecchio acustico è obsoleto, dovrai recarti dal tuo audioprotesista per aggiornarne le impostazioni in base alla progressione della tua perdita uditiva. Con il passare degli anni, l’udito è infatti soggetto a un progressivo peggioramento, proprio come accade alla nostra capacità visiva. Pertanto, così come si ha bisogno di una nuova prescrizione oculistica per indossare occhiali da vista sempre performanti, allo stesso modo è necessario sottoporsi a esami dell’udito ogni anno, al fine di monitorare il progredire della perdita uditiva. Infatti, se il tuo vecchio apparecchio acustico non funziona, è probabile che non riesca più ad amplificare i suoni in modo da rendere ben udibili le conversazioni intorno a te, soprattutto se non hai rispettato la cadenza annuale delle visite di controllo.

Al contrario delle apparenze, riprogrammare la tua protesi acustica per compensare il tuo stato attuale di perdita uditiva è un’operazione non complicata. Il tuo audioprotesista sarà ben felice di aiutarti!

Tuttavia, se sono passati più di cinque anni dal tuo ultimo esame dell’udito, molto probabilmente avrai bisogno di un nuovo apparecchio acustico per soddisfare al meglio le tue aspettative. Pertanto, ricorda di non saltare mai una visita di controllo dal tuo professionista dell’udito di fiducia, al fine di preservare la salute del tuo sistema uditivo. In questo modo saranno necessari solo piccoli aggiornamenti di routine per ovviare alla naturale progressione della tua perdita uditiva.

Il tuo apparecchio acustico è su misura per te?

Ogni apparecchio acustico è realizzato su misura, pertanto sarà cura del tuo audioprotesista applicarlo con estrema precisione, in base alla conformazione del tuo orecchio. Il dispositivo deve essere testato per assicurarsi che il suono sia udibile, ma non troppo potente; inoltre, il volume deve essere impostato per suoni leggeri, medi e forti. Se il tuo apparecchio acustico non funziona, rivolgiti al tuo audioprotesista di fiducia. Spesso è necessaria una semplice regolazione delle impostazioni per migliorare le prestazioni del dispositivo.

Se, invece, il problema risiede proprio nel posizionamento della protesi acustica, hai due opzioni: una è concederti un altro po’ di tempo per abituarti al dispositivo, l’altra è richiedere una nuova impronta. Tuttavia, in caso di errata programmazione o non perfetta aderenza del tuo apparecchio acustico, non interromperne l’uso! Il tuo audioprotesista potrà ovviare a tali inconvenienti in modo decisamente semplice.

Ti stai prendendo cura del tuo apparecchio acustico nel modo corretto?

Date le dimensioni ridotte dei moderni apparecchi acustici, è facile che cerume e altri residui possano impedirne il corretto funzionamento, influendo sulla qualità del suono. La presenza di cerume è fisiologica, anche se in grande quantità può ostruire il dispositivo. Se presenti una produzione di cerume abbondante, ricorda di pulire il tuo apparecchio acustico ogni giorno.
Assicurati di svolgere regolarmente le consuete pratiche di manutenzione, tra cui, pulire il dispositivo, sostituire le protezioni anti-cerume ed evitare di indossare il tuo apparecchio acustico mentre utilizzi lacca o altri prodotti per lo styling. Se hai difficoltà nel pulire la tua protesi a causa di problemi alla vista o motori, rivolgiti al tuo professionista dell’udito, il quale saprà come aiutarti e insegnerà a un tuo caro come pulire il tuo apparecchio acustico.

Il tuo condotto uditivo ha subito modifiche?


Non tutti sanno che la forma del condotto uditivo può cambiare a causa del naturale processo di invecchiamento. Inoltre, cambiamenti di peso e interventi di chirurgia plastica possono anch’essi alterare la conformazione del condotto uditivo. Pertanto, in caso di mancata aderenza dell’apparecchio acustico all’orecchio, l'aria potrebbe entrare nel dispositivo riducendone la capacità di amplificare i suoni, creando, inoltre, fastidiosi fischi di ritorno (feedback).
Anche la presenza di un tappo di cerume potrebbe favorire episodi di feedback. In tal caso, il rimedio è semplice, poiché ti basterà rimuovere il cerume in eccesso. 

Se il tuo apparecchio acustico continua a non funzionare, non disperare! Il tuo audioprotesista prenderà nuovamente l’impronta del tuo orecchio per farti realizzare una nuova protesi acustica su misura.

Hai bisogno di soluzioni più potenti rispetto agli apparecchi acustici?

Le persone affette da disturbo dell'elaborazione uditiva (ADP - Auditory Processing Disorder) presentano una problematica uditiva più complessa rispetto a una normale perdita d’udito. Si tratta di una patologia di natura cerebrale, a causa della quale il cervello non riesce a elaborare le informazioni sonore che riceve. Nonostante i soggetti colpiti da tale condizione presentino problemi nel praticare attività legate al sistema uditivo, la ADP non è considerata una forma di perdita dell’udito.
Naturalmente, gli apparecchi acustici non sono in grado di combattere efficacemente tale condizione. Per coloro con gravi problemi uditivi potrebbe essere necessario ricorrere alla riabilitazione acustica e ad altri dispositivi più potenti per riuscire a percepire il parlato anche in ambienti con forti rumori di fondo.

Il tuo dispositivo presenta umidità?

Se non rimuovi il tuo apparecchio acustico prima di farti la doccia o di tuffarti in piscina, è possibile che l’acqua penetri facilmente nel tuo dispositivo. A differenza del cerume, l’umidità può influire negativamente sul corretto funzionamento dell’intera protesi acustica. Di conseguenza, potrebbero insorgere diversi inconvenienti come una percezione intermittente o perfino la completa interruzione del funzionamento del tuo apparecchio acustico. Ti consigliamo di conservare il tuo dispositivo acustico in una custodia ventilata durante la notte e di pulirlo e asciugarlo accuratamente ogni giorno.

Utilizzi regolarmente il tuo apparecchio acustico?

Se utilizzi da poco un apparecchio acustico, i primi tempi è normale non sentirsi a proprio agio. Se indossi la tua protesi occasionalmente o solo poche ore al giorno, ci vorrà ancora più tempo per abituarsi e beneficiare appieno di una percezione sonora decisamente migliore. Pertanto, ti raccomandiamo di utilizzare il tuo apparecchio acustico regolarmente, almeno otto ore al giorno.

Il tuo dispositivo emette suoni simili a fischi?

Nonostante la maggior parte dei moderni apparecchi acustici siano dotati di un sistema automatico di cancellazione feedback, talvolta potresti udire una sorta di fischi. Ecco come puoi agire per evitare l’insorgere di tale fastidio:

Prima di tutto, non coprire il tuo apparecchio acustico con un cappello o una sciarpa. Secondo, quando ti sdrai, non appoggiare l’orecchio dove indossi il dispositivo contro il cuscino. In entrambi i casi potresti creare una barriera in grado di intrappolare il suono, creandone il ritorno nel microfono. Terzo, assicurati di posizionare l’auricolare dentro il condotto uditivo. Se la punta non fosse inserita correttamente, anche in tal caso potrebbe crearsi un ritorno del suono verso il microfono, dando origine a fastidiosi fischi. Infine, chiedi al tuo audioprotesista di controllare le tue orecchie e di rimuovere eventuali tappi di cerume.

Il tuo apparecchio acustico non si accende?

Se il tuo apparecchio acustico non funziona anche dopo aver sostituito la batteria, segui questi consigli:
  • Assicurati di aver inserito la batteria nel modo corretto.
  • Alcuni dispositivi hanno un pulsante di accensione e spegnimento. Assicurati che il tuo apparecchio sia acceso (impostato su “on”).
  • Rimuovi qualsiasi residuo.
  • Controlla che il tubicino o i cavi siano intatti. In caso di strappi o rotture, fai sostituire le parti interessate.

La qualità del suono è troppo debole?

Gli audiologi spesso impostano il volume al di sotto della potenza prescritta per concedere il giusto tempo di abituarsi al dispositivo, in particolar modo ai neofiti. Non è raro che il suono sembri più debole o addirittura sordo dopo alcune settimane di utilizzo. Secondo gli esperti, questo è un segno che il tuo cervello si sta abituando ai suoni e che il dispositivo ha bisogno di un aumento di volume. Sii paziente, potrebbero essere necessari diversi appuntamenti con il tuo audioprotesista per ottenere la giusta percezione del suono. 

I dispositivi più vecchi possono presentare suoni più deboli a causa di batterie scariche o filtri anti-cerume ostruiti.
Gli apparecchi acustici sono dei veri salvavita, hanno la capacità di migliorare drasticamente la quotidianità delle persone affette da perdita uditiva e di coloro che le circondano. Pianifica visite regolari dal tuo audiologo e non temere di discutere in merito a qualsiasi problema riscontrato. Mantieni il tuo apparecchio acustico in buone condizioni e sottoponiti a regolari test dell'udito per monitorare la salute del tuo sistema uditivo.