Non è facile decidersi a varcare la porta del centro acustico la prima volta. Il primo appuntamento con l’audioprotesista può essere un’esperienza carica di emozioni, non sempre positive, legate al fatto che per la prima volta si deve prendere coscienza di avere una perdita uditiva. Rendersi conto di dover fare qualcosa al riguardo può fare paura, ma allo stesso tempo rappresenta l’occasione di riappropriarsi di valori fondamentali, come la sicurezza e le relazioni che purtroppo la perdita uditiva toglie, per migliorare in modo sostanziale la qualità della vita. Tantissime sono le domande e i dubbi. Sapranno capire quali sono i miei veri bisogni, le cose più importanti per me? E riusciranno a trovare una soluzione adatta alle mie esigenze? Sarò capace di utilizzare l’apparecchio acustico? Quanto costerà? Se volete chiarirvi le idee su come funziona il primo appuntamento siete nel posto giusto.
Colloquio iniziale (durata: 10 minuti). Questa prima fase è un colloquio con l’audioprotesista per comprendere quali sono i tuoi effettivi bisogni, anche in base al tuo stile di vita. In primis, quindi, si indagheranno i motivi che ti hanno spinto a fissare un appuntamento con il centro acustico, per poi analizzare quelle situazioni concrete in cui ti sembra di avere difficoltà (anche minime) a causa dell’udito debole.
Otoscopia (durata: 1 minuto) Dopo il colloquio conoscitivo iniziale, il professionista procederà ad effettuare un accurato esame dei padiglioni auricolari e dei condotti uditivi tramite otoscopia. Lo scopo di questo esame è accertarsi che non ci siano problemi all’orecchio esterno. Quando possibile, per questo esame viene utilizzato un videotoscopio, che consente di mostrarti su schermo il tuo condotto uditivo. Se i condotti uditivi sono liberi, ovvero non ci sono tappi di cerume o potenziali infezioni in atto, si procede con gli esami audiometrici.
Esame audiometrico (durata: 20 minuti). Durante questi test, tramite una cuffia lo specialista farà sentire diversi suoni a diverse intensità misurando un orecchio alla volta. Il minimo suono udibile per ogni tipo di suono rappresenta la cosiddetta "soglia uditiva". Successivamente viene effettuato un esame di comprensione che prevede di far sentire delle parole in cuffia, sempre un orecchio per volta. I risultati del test dell'udito rappresentano la tua capacità uditiva, e quanto questa si discosta dalla condizione di udito normale, rivelando un’eventuale perdita uditiva o ipoacusia.
Questionario. A questo punto, insieme allo specialista, compilerai un questionario utile a capire come si comporta il tuo udito in tante situazioni di vita concreta. Per rispondere è molto importante specificare se la situazione in esame accade «sempre, spesso, qualche volta o mai». Nel caso in cui alcune di queste domande non ti riguardino si passerà alla domanda successiva.
Presa di appuntamento. In caso si evidenzi la necessità di ulteriori approfondimenti e verifiche verrà preso un secondo appuntamento, a distanza di qualche giorno, per spiegare i risultati dei test effettuati, fornire una consulenza completa sul caso specifico e far capire in maniera concreta cosa vuol dire tornare a sentire grazie ad una soluzione acustica. Anche in questo caso, è consigliabile portare con sé una persona di fiducia.