Come riconoscere i primi segnali di acufene

Se ultimamente soffri di perdita di udito o percepisci fischi nelle orecchie senza alcuno stimolo acustico esterno, allora probabilmente sei affetto da una forma di acufene. È un disturbo molto comune tra chi lavora in ambienti rumorosi, come vigili del fuoco, musicisti e coloro esposti ai motori a reazione.

È riscontrato in circa il 15% della popolazione mondiale, la maggior parte della quale di età compresa tra 40 e 80 anni1. La prevalenza dell'acufene cronico aumenta con l'età, raggiungendo un picco nelle persone di età compresa tra 60 e 69 anni2. L'aumento della prevalenza dell'acufene con l'età è almeno in parte spiegato dal fatto che la perdita dell'udito è un importante fattore di rischio per l'acufene3,4; l'1-2% delle persone che soffrono di acufene sviluppano ansia, disturbi del sonno e depressione. Non è noto il motivo per cui alcuni pazienti siano particolarmente sensibili all’acufene rispetto ad altri. L'entità di disagio sembra essere associata alla compresenza di ansia e depressione, ma anche al tipo di personalità, alla situazione psicosociale, all'entità di perdita uditiva correlata e al volume dell’acufene.

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L’acufene si suddivide quindi in due forme principali:

Acufene soggettivo

Si tratta della forma più comune di tinnito e insorge in seguito a un danno a carico dell’orecchio esterno, medio o interno. L’acufene soggettivo è causato essenzialmente dall’esposizione prolungata a rumori di elevata intensità.




Acufene oggettivo

A differenza della forma soggettiva, questo tipo di acufene può essere percepito anche dal medico. Ha un’incidenza minore e può essere causato da un danno a livello della catena degli ossicini, da disturbi circolatori o muscolari.

Il tinnito è un disturbo comune ma è fondamentale diagnosticarlo in tempo al fine di non incorrere in danni gravi o permanenti. Un professionista audiologo, ad esempio, è in grado di identificare la tipologia di acufene e valutarne la natura temporanea o permanente, nonché di prescrivere la giusta cura in base alle esigenze di ogni singolo paziente.
Qui di seguito ti presentiamo i sintomi di acufene più comuni per scoprire se soffri di tale patologia.


Un fischio costante percepito nelle orecchie

L’acufene si presenta di norma con la percezione di suoni quali fischi, fruscii o campanelli nelle orecchie. Tali suoni “fantasma” aumentano durante i momenti di silenzio, in quanto non vi sono rumori esterni in grado di nasconderli o compensarli. Si tratta di suoni persistenti e percepiti esclusivamente da chi ne soffre. Entrando più nel dettaglio, i suoni a bassa frequenza sono comuni nei soggetti affetti dalla sindrome di Ménière e solitamente precedono un attacco di vertigini. Invece i suoni ad alte frequenze sono più comuni in seguito all’esposizione prolungata a rumori di forte intensità o all’assunzione di determinati medicinali, nonché correlati al naturale avanzare dell’età. Possono scomparire nel giro di qualche ora oppure persistere in modo definitivo.

Suono ritmico e pulsante

L’acufene può presentarsi anche mediante la percezione di un suono profondo ritmico e costante, simile ai colpi di una grancassa o alle note di un basso in sincrono con il battito cardiaco. Si tratta di acufene pulsante, di norma riconducibile a un rumore reale derivante da un possibile sovraccarico del flusso sanguigno in prossimità delle orecchie.

Allucinazioni uditive

Esiste una particolare forma di tinnito, la quale si esprime mediante “allucinazioni musicali”. Può trattarsi di una vera e propria sindrome dell'orecchio musicale, caratterizzata dalla percezione di motivi musicali precedentemente ascoltati o immaginari. 

Perdita di udito

L'acufene si accompagna spesso a una perdita di udito. Pertanto se hai notato dei cambiamenti a livello della percezione dei suoni nelle ultime due settimane, ti consigliamo di effettuare un test dell’udito per capire se si tratta di una perdita uditiva di natura temporanea o definitiva, nonché di capire quale ruolo svolge l’acufene.

Se presenti uno o più sintomi di acufene elencati in precedenza, è giunto il momento di consultare un otorinolaringoiatra o specialista audiologo. Si tratta infatti dell’unico modo di ottenere le giuste informazioni inerenti al tuo caso e di correre al riparo evitando danni permanenti al tuo udito.
Le informazioni contenute in questo articolo sono solo a scopo didattico e informativo: non possono e non devono mai sostituire una consulenza medica professionale. Per qualsiasi domanda relativa alla tua salute, dovresti sempre consultare un medico o un operatore sanitario.

Fonti

  1. Jamil Al-Swiahb, Shi Nae Park Characterization of tinnitus in different age groups: A retrospective review. Noise Health. 2016 Jul-Aug; 18(83): 214–219.

Fonti

Articoli principale: Jamil Al-Swiahb and Shi Nae Park. Characterization of Tinnitus in Different Age Groups: A Retrospective Review. Noise Health. 2016 Jul-Aug; 18(83): 214–219. Da: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5187663/
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