Qual è la causa di un lobo dell’orecchio gonfio?

Come appena accennato, non esiste una causa univoca di gonfiore a livello del lobo, in quanto i fattori scatenanti possono essere molteplici. Qui di seguito ti presentiamo un elenco delle cause più comuni.
Piercing
I piercing alle orecchie sono la causa più comune di gonfiore o tumefazione a livello del lobo o del padiglione auricolare. Nonostante la presenza di dolore e gonfiore sia perfettamente normale nelle prime ore successive al piercing, se la tumefazione non si risolve nel giro di pochi giorni e il dolore invece di passare aumenta, molto probabilmente si è sviluppata un’infezione. In tal caso è necessario rivolgersi immediatamente a un medico per ricevere il giusto trattamento. Al fine di evitare il rischio di infezioni o di rigetto del piercing, è necessario attenersi scrupolosamente alle istruzioni fornite dal piercer professionista.
Lesione o trauma
Non è difficile capire come una ferita possa causare il gonfiore del lobo. Il trauma non deve necessariamente essere importante, in quanto basta un orecchino troppo stretto per innescare i fastidiosi sintomi dovuti a un lobo gonfio, quali tumefazione, dolore, sensibilità e indolenzimento generale dell’orecchio.
Ematoma pericondrale
Un particolare tipo di lesione auricolare è il cosiddetto ematoma pericondrale, comunemente noto come “orecchio a cavolfiore”. Consiste in una tumefazione irreversibile dell’orecchio a fronte di un trauma intenso o di ripetuti colpi sulla zona. Data la sua natura, è molto comune tra coloro che praticano boxe, wrestling, arti marziali e altri sport da contatto. A seguito di un forte trauma e del conseguente accumulo di sangue tra pericondrio e cartilagine, l’orecchio assume una forma anomala, diventando gonfio e ripiegandosi su sé stesso.
Allergia al nichel
Il nichel è la causa più comune di allergia da contatto a livello mondiale. Ma quali sono i sintomi? La maggior parte delle persone si accorge di essere allergica al nichel in seguito a un piercing, a un nuovo paio di orecchini o addirittura in seguito all’applicazione di cosmetici. In caso di sensibilità o allergia al nichel, la pelle entrata in contatto con il materiale si presenta irritata, arrossata e pruriginosa. Se la causa è un paio di orecchini, il lobo dell’orecchio assumerà un aspetto gonfio e rosso.

Di norma, infatti, la reazione allergica è evidente esclusivamente nel sito di contatto, tuttavia alcuni soggetti possono sviluppare un eczema anche in altre parti del corpo, ad esempio su braccia e mani. Purtroppo non esiste una cura a questa forma di dermatite allergica da contatto, l’unica soluzione è evitare gioielli, abbigliamento o prodotti cosmetici contenenti nichel.
Mastoidite
La mastoidite si manifesta quando l’infezione a carico dell’orecchio medio (otite media) si estende alle cavità pneumatiche mastoidee dell’osso mastoide, la porzione ossea dell'osso temporale situata proprio dietro l’orecchio. Grazie alla disponibilità di diversi antibiotici, tale patologia può essere curata con successo.

Tuttavia, ai primi sintomi di mastoidite, consigliamo di rivolgersi immediatamente al medico, in quanto una mastoidite non curata può causare complicazioni pericolose per la vita, quali meningite, ascesso epidurale intracranico e trombosi del seno venoso cerebrale. I sintomi a cui prestare particolare attenzione sono: perdita di udito, dolore, febbre e fuoriuscita di liquido dalle orecchie.
Puntura di un insetto
Nonostante la puntura di un insetto sia spesso innocua e si risolva autonomamente nel giro di uno o due giorni, una puntura sul lobo può causare prurito e uno stato di evidente gonfiore. Il trattamento può variare a seconda della tipologia di insetto in questione, ma in linea di massima è sufficiente applicare farmaci da banco mirati alla riduzione del prurito e ad azione antinfiammatoria.
Ascesso
Un ascesso è una raccolta circoscritta di pus dovuta generalmente a un’infezione batterica. Può insorgere in qualsiasi parte del corpo colpita da infiammazione, perfino nei lobi. La sua formazione è il risultato della risposta immunitaria del nostro organismo all'infezione in atto: i globuli bianchi vengono richiamati dalla circolazione sanguigna al sito di danno tissutale, al fine di combattere i batteri nel tentativo di circoscrivere l’infiammazione. 

Questo accumulo di globuli bianchi, batteri, plasma e detriti cellulari può dare origine al pus, la cui presenza richiede un tempestivo intervento medico. Lasciare progredire un’infezione purulenta senza alcun intervento può aggravare il gonfiore, nonché causare febbre, brividi, nausea, lesioni e flogosi intensa.
Cellulite infettiva
La cellulite infettiva è un'infezione batterica acuta e potenzialmente grave del derma. La pelle colpita appare gonfia, arrossata, dolente e calda al tatto. Nonostante si sviluppi in genere sugli arti inferiori, può verificarsi su viso, braccia o altre parti del corpo, incluse le orecchie.

La pelle infetta non integra può agevolare la penetrazione dei batteri nel tessuto connettivo, favorendo così la diffusione dell’infezione nel sistema linfatico e il conseguente ingrossamento dei linfonodi. Se i batteri arrivano nel sangue, le complicazioni possono mettere in pericolo la vita del paziente. Pertanto, in caso di sintomi riconducibili alla cellulite infettiva, consigliamo di rivolgersi immediatamente al proprio medico di base.
Infezione dell’orecchio esterno
L'otite esterna, nota anche come orecchio del nuotatore, è un'infezione acuta della pelle del condotto uditivo esterno e colpisce in genere i bambini tra i 7 e i 12 anni, nonché i soggetti a stretto contatto con l’acqua. I sintomi principali includono gonfiore, dolore auricolare e prurito a livello del condotto uditivo.

Come curare un lobo dell’orecchio gonfio?

Non essendoci una causa singola a tale problematica, i trattamenti possono variare in base alla tipologia di gonfiore e fattore scatenante. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, è buona norma provare a ridurre il gonfiore mediante degli impacchi freddi. Se invece la causa risiede più probabilmente in una ciste, è meglio prediligere impacchi caldi. 

In caso di dolore acuto, è possibile ricorrere ad antidolorifici da banco. Tuttavia le infezioni batteriche richiedono un trattamento antibiotico, pertanto consigliamo sempre di rivolgersi al proprio medico curante. Gli antibiotici prescritti sono in genere in forma orale o topica.
In caso di puntura di insetto, i farmaci antistaminici o a base di cortisone possono rivelarsi particolarmente efficaci.

Nella maggior parte dei casi è quindi possibile curare un lobo dell’orecchio gonfio e rosso comodamente a casa. Ma quando la sintomatologia peggiora con la comparsa di febbre (e/o con fuoriuscita di liquido giallo o verde), molto probabilmente siamo di fronte a un’infezione batterica. Infine, se il gonfiore al lobo è causato da una cisti o un accesso, potrebbe essere necessario procedere a un’escissione chirurgica da parte del dermatologo. 

Misure di prevenzione

Adottare le comuni precauzioni di buon senso è il modo migliore per prevenire spiacevoli gonfiori e tumefazioni del lobo e delle orecchie.
  • Evitare lesioni e traumi alle orecchie.
  • Dopo aver effettuato un piercing, seguire le indicazioni ricevute dal piercer.
  • Indossare le giuste protezioni durante gli sport di contatto.
  • Evitare di indossare orecchini contenenti nichel in caso di allergia.
  • Disinfettare le punture di insetto.
  • Prestare attenzione ai diversi segnali e sintomi riconducibili a un’infezione batterica.
  • Mantenere le orecchie pulite utilizzando un panno umido solo sulla parte esterna delle orecchie.

Quando è necessario rivolgersi al medico?

Se il gonfiore al lobo persiste per giorni e non sembra diminuire con l’adozione dei rimedi casalinghi sopra elencati, non attendere oltre e contattare il proprio medico di base. In caso di sospetta cellulite infettiva, ascesso o mastoidite è necessario rivolgersi subito a uno specialista, l’unico in grado di valutare la gravità della situazione e prescrivere il giusto trattamento in base alla sintomatologia segnalata.

Conclusioni

Il lobo dell’orecchio gonfio e rosso può avere diverse cause. Le più comuni includono piercing, punture di insetto, lesioni, allergia al nichel, mastoidite, ascessi e cellulite infettiva. Il trattamento più idoneo a trattare tali disturbi varia in base al fattore scatenante. I medicinali da banco possono rivelarsi utili in alcuni casi di lieve entità, mentre per manifestazioni più gravi è necessario ricorrere ad antibiotici orali o topici. Il medico è l’unico in grado di diagnosticare ogni caso nel dettaglio e determinare quale sia il trattamento o i medicinali in grado di combattere efficacemente la causa del gonfiore.
Le informazioni contenute in questo articolo sono solo a scopo didattico e informativo: non possono e non devono mai sostituire una consulenza medica professionale. Per qualsiasi domanda relativa alla tua salute, dovresti sempre consultare un medico o un operatore sanitario.