Le cause principali di perdita dell’udito correlate al naturale processo di invecchiamento (presbiacusia)

Nel corso degli anni, l’udito umano tende a deteriorarsi a causa di diversi fattori, tra cui:
  • Perdita di elasticità - Con l’avanzare dell’età, il corpo produce sempre meno elastina, ovvero la principale proteina costituente del tessuto connettivo elastico. La pelle e i tessuti molli diventano quindi sempre meno elastici, così come la membrana timpanica. Il risultato è una minore funzionalità dell’orecchio interno con conseguente calo della capacità uditiva.
  • Danni alle cellule ciliate - Le cellule ciliate si trovano nell’orecchio interno e mediante il loro movimento rilevano e convertono le onde sonore in impulsi elettrici. L’esposizione a rumori di forte intensità può danneggiare irrimediabilmente tali recettori sensoriali, i quali non hanno alcuna capacità di rigenerazione. Per questo motivo, la perdita o il danneggiamento delle cellule ciliate può contribuire alla sordità.
  • Malattie croniche - Le patologie di natura cronica hanno un impatto sistemico sul nostro organismo, causando un generale deterioramento della salute. Ad esempio, il diabete può danneggiare i vasi sanguigni di cui l’orecchio è particolarmente ricco.
  • Reazioni avverse ai farmaci - Alcuni medicinali presentano tra gli effetti collaterali una perdita di udito generalmente temporanea.

I diversi livelli di compromissione uditiva

Un calo uditivo non si manifesta solo mediante la perdita della capacità di udire i suoni a basso volume, ma può riguardare la percezione parziale di determinate frequenze, così come la difficoltà nel distinguere suoni di diversa entità.

Decibel e udito umano

Un orecchio sano è in grado di rilevare suoni da 0 decibel (dB) in su. Tale soglia aumenta nel tempo a causa del naturale processo di invecchiamento o in seguito a determinate patologie.

Un soggetto affetto da ipoacusia lieve, ad esempio, non è in grado di percepire i suoni al di sotto dei 20 dB.

L’ipoacusia moderata comporta invece l’impossibilità di udire i suoni di intensità inferiore a 40-70 dB.
Quando la soglia uditiva si abbassa fino ai 70-90 dB, siamo di fronte a una forma di ipoacusia severa, in grado di compromettere significativamente la qualità della vita di chi ne è affetto. Il parlato ha un livello sonoro di circa 65 dB; pertanto, non riuscire a percepire i suoni inferiori a tale soglia comporta l’impossibilità non solo di comprendere le conversazioni, ma anche di parteciparvi. La drastica riduzione delle interazioni può quindi sfociare in isolamento e solitudine, il cui impatto sulla vita e sulla salute dei più anziani può essere devastante.

Infine l’ipoacusia profonda è la forma più grave di perdita di udito, in quanto i soggetti colpiti non riescono a percepire alcun suono inferiore ai 90 dB. Tale livello di sordità rende praticamente impossibile sentire il parlato, rendendo necessario il ricorso ad apparecchi acustici o impianti cocleari.

Ipoacusia alle alte frequenze

In media un soggetto giovane normoudente è in grado di udire i suoni compresi tra 20 e 20.000 Hz. Tale limite superiore tende ad abbassarsi con il passare degli anni, pertanto in età adulta è normale perdere la capacità di percepire le frequenze più acute.

Ad esempio, un soggetto di 20 anni è in grado di percepire i suoni fino ai 17.000 Hz, ma una volta arrivato ai 30 anni il suo limite superiore scenderà fino a 16.000 Hz. A 50 anni, invece, la sua gamma uditiva raggiungerà massimo i 12.000 Hz.
Come già accennato, si tratta di un abbassamento fisiologico e di norma non desta alcuna preoccupazione, in quanto fa parte del naturale processo di invecchiamento. Tuttavia un ulteriore deterioramento del sistema uditivo a causa dei fattori sopra citati può modificare il campo dinamico dell’udito, abbassandone sensibilmente la soglia superiore.

La maggior parte dei suoni percepiti quotidianamente si aggira tra i 2.000 e i 5.000 Hz. Ad esempio, il cinguettio di un uccello corrisponde a 1.000 o 8.000 Hz, mentre il parlato ha una frequenza compresa tra i 2.000 e i 4.000 Hz. Pertanto un abbassamento del limite superiore del campo dinamico fino ai 7.000 o 8.000 Hz può avere pesanti ripercussioni sulla quotidianità di una persona.

In un primo momento, il calo dell’udito interessa proprio le frequenze più acute. Per questo motivo molti soggetti colpiti da ipoacusia anche lieve non sono in grado di seguire una conversazione in contesti ambientali rumorosi.

Primi sintomi di perdita uditiva

Inizialmente non è facile rendersi conto di avere un udito compromesso. La perdita della capacità di percepire i suoni più acuti non è infatti immediatamente rilevabile e l’impatto sulla quotidianità può sembrare quasi insignificante.

I primi sintomi riconducibili a una perdita di udito sono:
  • Difficoltà a seguire una conversazione in ambienti contraddistinti da un forte rumore di fondo. Le consonanti si rivelano spesso le più difficili da distinguere.
  • I rumori sembrano ovattati.
  • Necessità di mantenere il volume della radio o della televisione a livelli più alti rispetto al passato.
  • Chiedere costantemente al proprio interlocutore di alzare la voce, di parlare più lentamente o più chiaramente in modo da essere più comprensibile.
  • Dolori a livello delle orecchie.
  • Acufene (fischi o ronzii nelle orecchie).
Alla comparsa di questi primi sintomi, è necessario rivolgersi immediatamente a un professionista audiologo per sottoporsi a un esame dell’udito. Nonostante spesso sia necessario il semplice ricorso a un moderno apparecchio acustico, qualsiasi alterazione della propria capacità uditiva non deve essere trascurata, in quanto potrebbe indicare una patologia sottostante (ad es. ipertensione). In tali circostanze, si rivela quindi vitale assicurarsi del proprio stato di salute e ricevere il giusto trattamento medico. In questo modo sarà possibile evitare un ulteriore deterioramento della propria capacità uditiva, preservando anche la salute generale dell’organismo.

Per una prevenzione efficace

L’adozione delle corrette misure preventive e la scelta del giusto apparecchio acustico sono il modo più facile e sicuro di gestire la propria perdita uditiva senza incorrere in un’ulteriore compromissione di salute e stile di vita.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono solo a scopo didattico e informativo: non possono e non devono mai sostituire una consulenza medica professionale. Per qualsiasi domanda relativa alla tua salute, dovresti sempre consultare un medico o un operatore sanitario.