Sebbene non si tratti di una patologia grave a lungo termine, l’otite esterna deve essere curata al più presto possibile. I trattamenti sono mirati ad eliminare l’infiammazione, determinando quindi una piena eradicazione del problema alla radice.

Noi siamo qui per offrirti informazioni esaustive sull’otite esterna, da sintomi e cause fino a trattamenti e prevenzione.

In questo articolo

Cos’è l’otite esterna?

L’otite esterna, nota anche come otite del nuotatore, è un’infezione batterica a carico della cute del canale uditivo esterno.

Può insorgere in forma acuta o cronica e la causa principale risiede in un’eccessiva esposizione all’acqua. Il ristagno di umidità all’interno del canale uditivo è infatti uno dei fattori di rischio maggiori per lo sviluppo di questa patologia.

Anche una regolare pulizia meccanica del canale uditivo esterno tramite bastoncini cotonati è spesso causa di un processo flogistico a carico del canale uditivo esterno.

Sintomi dell’otite esterna

La causa principale di un crepitio alle orecchie è il cambiamento della pressione dell’aria. Questo può accadere per diverse ragioni, come la variazione di altitudine in aereo, o l’entrata di un treno in galleria: tutti fenomeni che causano una compressione dell’aria.

Raffreddori, allergie, sinusite e perfino l’ingrossamento delle adenoidi possono determinare una sensazione di orecchio ovattato con crepitii, un fastidio spesso dovuto a disturbi alla tromba d’Eustachio. Chi è affetto da patologie alla tromba di Eustachio non deve assolutamente volare o comunque deve assumere medicinali specifici per evitare che questi sintomi si aggravino durante il viaggio in aereo.
 

Cause dell’otite esterna

Come già accennato, l’otite esterna è di norma causata dal ristagno di acqua nel canale uditivo esterno, condizione ideale per lo sviluppo di un’infezione batterica. Questo può accadere ovunque ci sia acqua, sia in caso di nuotate o immersioni, sia in caso di bagno o doccia, o perfino in caso di permanenza in ambienti umidi.

Allo stesso tempo, l’otite del nuotatore può essere indotta dall’inserimento di corpi estranei nel canale uditivo, come ad esempio bastoncini cotonati. Infatti graffi e lesioni sulla cute dell’orecchio esterno possono causare la proliferazione di batteri o reazioni allergiche a gioielli e accessori di bigiotteria.

Cura dell’otite esterna

Una volta confermata la diagnosi di otite esterna, un medico o un audioprotesista ti consiglierà una serie di opzioni di trattamento in base al tuo caso. Queste includono:
  • Gocce per orecchie: solitamente le gocce sono a base di medicinali in grado non solo di eliminare l’infezione, ma anche di ridurre il gonfiore, pertanto sono il trattamento base prescritto dai medici in caso di otite del nuotatore. È necessario applicarle un paio di volte al giorno per diversi giorni ed è importante terminare il flacone anche se i sintomi sembrano ridursi notevolmente.

  • Procedure mediche: se i sintomi fossero particolarmente gravi, il medico potrebbe optare per la pulizia dell’orecchio o per una profonda ispezione del canale uditivo prima di prescrivere un trattamento efficace. Di norma l’intervento chirurgico non rientra tra i rimedi per otite esterna, ma potrebbe rivelarsi necessario un breve ricovero in ospedale. 

  • Soluzioni a domicilio: in attesa degli effetti benefici delle gocce o dopo l’intervento medico, farmaci come paracetamolo o ibuprofene potrebbero tornare utili nel donare un po’ di sollievo dal dolore causato dall’otite esterna. 
Durante la convalescenza, sarà inoltre necessario pulire a fondo auricolari o apparecchi acustici e mantenere le orecchie sempre asciutte. Inoltre è meglio limitare l’utilizzo di shampoo o di qualsiasi altro prodotto che potrebbe irritare l’orecchio esterno.

Ricorda: se i sintomi persistono nonostante l’adozione di uno dei suddetti rimedi, consulta il tuo medico di base per mettere a punto un piano di trattamento più efficace.

Prevenzione dell’otite esterna

Una corretta prevenzione dell’otite del nuotatore prevede l’adozione di diverse misure per impedire all’acqua di ristagnare all’interno dell’orecchio.
Tra queste ricordiamo:
  • Indossare tappi per orecchie specificamente studiati per nuotare
  • Non entrare in acque dalle dubbie condizioni igieniche, ad es. fiumi o laghi
  • Dopo ogni nuotata, inclinare la testa da un lato per far fuoriuscire eventuale acqua in eccesso
  • Asciugare l’esterno delle orecchie dopo ogni bagno, doccia e in particolare durante la stagione balneare
  • Non rimuovere mai il cerume utilizzando bastoncini di cotone, dita, forcine per capelli, ecc.
Seguendo queste semplici misure preventive, è possibile evitare di sviluppare l'orecchio del nuotatore e incorrere nei suoi effetti debilitanti.

Domande frequenti

Quanto può durare l’otite esterna se non trattata?

Nonostante l’otite esterna possa risolversi anche senza ulteriori trattamenti nel giro di qualche settimana, è consigliabile un pronto intervento medico al fine di evitare sintomi poco gradevoli e minimizzare il rischio di eventuali complicazioni.

È possibile nuotare se colpiti da otite esterna?

In presenza di sintomi riconducibili ad un’otite esterna in atto, è consigliabile non fare il bagno. Tornare in piscina prima di una completa guarigione, potrebbe infatti peggiorare il problema.

Perché l’otite esterna è così dolorosa?

La sensazione di orecchio tappato è decisamente tollerabile, in quanto si tratta di un’azione di bilanciamento della pressione dell'aria tra orecchio medio interno ed esterno. 
Tuttavia lo schiocco dell'orecchio può rivelarsi fastidioso per alcuni e pertanto dovrebbe essere oggetto di un’approfondita indagine medica specialmente se accompagnato da altri sintomi più gravi.

Nonostante l’otite del nuotatore sia raramente una patologia grave, può comunque causare elevati livelli di dolore. Colpisce tutte le fasce d’età, quindi in caso di sintomi sospetti è necessario rivolgersi al proprio otorinolaringoiatra o medico di base per controllare la presenza o meno di segni di un’infezione esterna.

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