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Cos’è la vertigine parossistica posizionale benigna?

La vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB) è un disturbo a carico dell’orecchio interno causato dallo spostamento dei piccoli cristalli di carbonato di calcio, denominati cristalli otoconiali o otoliti, normalmente posizionati nella macula del sacculo e dell'utricolo.1

L'utricolo è un organo sensoriale dell’apparato vestibolare e rappresenta lo sbocco comune dei tre canali semicircolari, il cui ruolo è rilevare i movimenti dovuti alla rotazione della testa. Pertanto svolgono un ruolo fondamentale, consentendoci di mantenere il nostro equilibrio dinamico.

Quando i cristalli otoconiali si spostano, migrano nei canali semicircolari pieni di liquido endolinfale. Questo movimento inconsueto altera quindi il normale equilibrio dell’endolinfa, creando l’illusione di movimento e mandando in confusione il cervello, con conseguenti capogiri.

Sintomi della vertigine parossistica posizionale benigna

Le crisi vertiginose, caratterizzate da una illusoria sensazione di rotazione o di instabilità, sono il principale sintomo della VPPB.
Tra i sintomi più comuni della vertigine parossistica posizionale figurano anche:
  • Brevi episodi di giramenti di testa e vertigini, da pochi secondi fino ad alcuni minuti di durata;
  • Nausea e vomito in concomitanza con episodi acuti;
  • Perdita dell’equilibrio e instabilità;
  • Visione offuscata e nistagmo (movimenti involontari degli occhi);
  • Sensazione di testa fluttuante o di svenimento;
  • Percezione di essere tirati lateralmente.1
La VPPB può talvolta determinare sintomi correlati a livello uditivo, come ad esempio episodi di acufene percezione di fischi o ronzii nelle orecchie).

I sintomi possono durare fino a un minuto e calano di intensità una volta che i cristalli hanno riacquisito la loro posizione originaria.

La vertigine parossistica posizionale benigna può essere ricorrente?

Sfortunatamente, anche in seguito alle giuste cure mediche, la vertigine parossistica posizionale può ripresentarsi dopo settimane o persino anni, in caso altri cristalli otoconiali si spostino nei canali semicircolari.

I soggetti colpiti da VPPB possono incorrere in crisi vertiginose a ogni repentino cambio di posizione della testa, causa della migrazione dei cristalli otoconiali.

I movimenti quotidiani potenzialmente in grado di innescare nausea e vertigini correlate a VPPB sono:
  • Alzarsi dal letto troppo in fretta;
  • Cambiare posizione nel letto;
  • Guardare in alto portando indietro il capo;
  • Chinarsi per raccogliere qualcosa da terra.

Talvolta i sintomi possono assumere una natura ricorrente a breve termine, soprattutto in caso gli otoliti non tornino in posizione nell’utricolo, destando maggiore preoccupazione in quanto un giorno ci si sente bene, mentre il successivo si avvertono ancora sintomi.

Qual è la causa della vertigine parossistica posizionale benigna?

La causa esatta della VPPB è spesso sconosciuta, tuttavia tra i fattori scatenanti rientrano:
  • Avanzamento dell’età;
  • Trauma cranico;
  • Infezioni orecchio interno;
  • Patologie mediche a carico dell’orecchio interno, come la sindrome di Ménière.
In alcuni casi, potrebbe anche svilupparsi in modo totalmente spontaneo e senza alcuna causa nota.1

Come procedere quando si è colpiti da vertigine parossistica posizionale benigna?

Passo 1: Diagnosi
Il primo passo da compiere è sicuramente rivolgersi al proprio medico curante per ottenere una diagnosi precisa.

Il medico provvederà a prescrivere una visita presso un otorinolaringoiatra, ovvero un medico specializzato nella salute di orecchie, naso e gola.

La diagnosi di VPPB si basa su un attento esame della storia medica del soggetto unitamente a una visita accurata, accompagnata da eventuali test, come ad esempio la manovra di Dix-Falliche o il test del “rotolamento”.

Durante questi test, il paziente, inizialmente seduto sul lettino, viene rapidamente portato in posizione sdraiata e il suo capo ruotato di 45 gradi dallo specialista.

Lo scopo di questi test è riprodurre il movimento che innesca lo spostamento degli otoliti nei canali semicircolari, in modo da palesare i sintomi caratteristici della VPPB.

Se il paziente è affetto da vertigine parossistica posizionale, proverà la sensazione di vertigini in concomitanza con il movimento della testa dalla posizione seduta a quella supina o viceversa. Il medico osserverà la presenza di eventuale nistagmo (scatto rapido degli occhi) durante il suddetto cambio di posizione, al fine di confermare la diagnosi di VPPB.
Passo 2: Trattamento
Se il test di Dix-Hallpike conferma la diagnosi di vertigine parossistica posizionale benigna, lo specialista procederà a trattare il paziente eseguendo la manovra di Epley (descritta in seguito) in posizione sdraiata.2

Qual è la cura per la vertigine parossistica posizionale benigna?

Il trattamento della vertigine parossistica posizionale non prevede alcun ricorso a farmaci, interventi chirurgici o dispositivi medici specifici, ma implica manovre di riposizionamento degli otoliti, tra cui la manovra di Epley.2

La manovra di Epley consiste in una serie di movimenti della testa e del corpo eseguiti con l’ausilio di un professionista sanitario. Consente di guidare gli otoliti fuori dal canale semicircolare interessato, riposizionandoli nell'utricolo dove non causano più sintomi.

Il procedimento inizia con il paziente sdraiato, dopo essere stato sottoposto al test di Dix-Hallpike, e prosegue in questo modo:
  1. Il medico ruota la testa del paziente dalla parte opposta e la mantiene in posizione per 30 secondi;
  2. Quindi invita il paziente a rotolare su un fianco, rivolgendo il viso verso il pavimento della stanza, e mantiene la testa in questa posizione per altri 30 secondi;
  3. Infine il paziente dovrà ritornare nella posizione di partenza, in posizione seduta, per completare la procedura.

I sintomi di solito scompaiono dopo l'esecuzione della manovra, ma talvolta possono essere necessari diversi tentativi prima di un esito completamente positivo. In questi casi, il medico può prescrivere alcuni di questi movimenti da ripetere a casa.

Se i sintomi di natura neurovegetativa associati alla VPPB, quali nausea e capogiri, tardano a scomparire, il medico potrà prescrivere una terapia farmacologica concomitante.2

Quali precauzioni mettere in atto dopo il trattamento per la vertigine parossistica posizionale benigna?

Dopo essersi sottoposti alla manovra di Epley, per il resto della giornata il paziente deve evitare di:
  • Inclinare la testa all’indietro;
  • Chinarsi in avanti (ad esempio, per mettersi le scarpe).
Nei giorni successivi dovrà anche evitare di dormire sul lato interessato, eventualmente appoggiandosi a diversi cuscini, in modo da trovare una posizione comoda e priva di rischi.

È possibile risolvere definitivamente la vertigine parossistica posizionale benigna?

La VPPB può essere gestita in modo ottimale e spesso si risolve spontaneamente con il passare del tempo, specialmente se in assenza di una causa scatenante.

Le manovre di riposizionamento degli otoliti e i trattamenti di cui sopra hanno un’elevata possibilità di esito positivo.

Tuttavia, come già accennato, la VPPB è spesso ricorrente, specialmente in soggetti naturalmente predisposti allo spostamento degli otoliti.

Consigli per gestire la vertigine parossistica posizionale benigna a casa

  1. È fondamentale rimanere attivi e svolgere esercizi mirati alla promozione dell’equilibrio. In determinati casi, sarà lo stesso specialista a prescrivere esercizi specifici per la riabilitazione vestibolare da eseguire comodamente a casa.
  2. Le manovre casalinghe di riposizionamento degli otoliti devono essere eseguite con la massima cautela, poiché tali movimenti possono innescare un peggioramento di vertigini e nausea. Pertanto si raccomanda di avere sempre qualcuno al proprio fianco durante il trattamento casalingo, in modo da beneficiare del massimo livello di sicurezza e tranquillità.
  3. La manovra più efficace dipende da quale orecchio è colpito e, soprattutto, da quale canale semicircolare è interessato. Sarà il medico curante a stabilire la diagnosi e consigliare quali esercizi eseguire.
Qui di seguito, proponiamo alcuni esempi di esercizi di riabilitazione vestibolare da svolgere a casa.

Manovra di Epley –  Versione casalinga


Il procedimento è molto simile alla manovra di Epley eseguita dallo specialista medico durante il trattamento.

Se il problema interessa l'orecchio destro:
  1. Sedersi sul letto con la testa ruotata di 45 gradi verso destra;
  2. Passare rapidamente dalla posizione seduta a quella sdraiata, mantenendo la testa in quella posizione, in modo che le spalle poggino sul cuscino e la testa sia reclinata dal bordo dello stesso;
  3. Attendere 30 secondi;
  4. Girare la testa volgendo lo sguardo a 45 gradi verso sinistra, mantenendo la stessa posizione reclinata sul cuscino;
  5. Attendere altri 30 secondi;
  6. Ritornare nella posizione seduta sul lato sinistro.

Se il problema interessa l’orecchio sinistro, iniziare sedendosi con la testa ruotata verso sinistra.3

Esercizi di Brandt - Daroff


  1. Iniziare sedendosi sul bordo del letto;
  2. Lasciarsi andare su un fianco con il naso rivolto verso l'alto a 45 gradi;
  3. Mantenere la posizione di appoggio sulla spalla destra fino a quando l’eventuale episodio vertiginoso non termina;
  4. Ripetere questo movimento diverse volte, due volte al giorno.

Riepilogo

La sintomatologia della vertigine parossistica posizionale può rivelarsi decisamente fastidiosa, poiché può insorgere improvvisamente e determinare cadute potenzialmente dannose dovute alla perdita dell’equilibrio.

Fortunatamente, si tratta di una patologia benigna, causata dallo spostamento degli otoliti, piccoli cristalli di ossalato di calcio, dalla loro sede abituale ai canali semicircolari.

È importante rivolgersi a uno specialista medico per una diagnosi adeguata e un trattamento su misura. Il piano di cura non prevede interventi invasivi e la sintomatologia scompare rapidamente.

Elenco delle fonti:

1. De Stefano A, Dispenza F, Suarez H, Perez-Fernandez N, Manrique-Huarte R, Ban JH, et al.(2014). A multicenter observational study on the role of comorbidities in the recurrent episodes of benign paroxysmal positional vertigo. Auris Nasus Larynx. 41:31–6. 10.1016/j.anl.2013.07.007
2. Benign Paroxysmal Positional Vertigo (BPPV). Tratto da  https://www.hopkinsmedicine.org/health/conditions-and-diseases/benign-paroxysmal-positional-vertigo-bppv, in data 15/05/2023.
3. Fife TD, et al. (2008). Practice parameter: Therapies for benign paroxysmal positional vertigo (an evidence-based review). Report of the Quality Standards Subcommittee of the 4. 4. American Academy of Neurology. Neurology, 70(22): 2067–2074.
Home Epley Maneuver. Tratto da https://www.hopkinsmedicine.org/health/treatment-tests-and-therapies/home-epley-maneuver, in data 15/05/2023.
Le informazioni contenute in questo articolo sono solo a scopo didattico e informativo: non possono e non devono mai sostituire una consulenza medica professionale. Per qualsiasi domanda relativa alla tua salute, dovresti sempre consultare un medico o un operatore sanitario.