Si parla anche di coni auricolari o di terapia auricolare termica per designare una pratica della medicina alternativa ritenuta efficace per
pulire le orecchie, la testa e il sistema circolatorio.
L'elemento principale è una candela cava, in genere lunga 25-30 cm e spesso rastremata a un'estremità. I praticanti utilizzano anche coni cavi in tessuto (chiamati con auricolari), imbevuti e ricoperti di paraffina o di cera d'api.
Il paziente si corica su un fianco e un'estremità della candela viene inserita nell'orecchio. La candela viene installata in modo da creare una tenuta e spesso viene fissata con una protezione (in plastica, alluminio o carta) per raccogliere la cera che gocciola. A questo punto la candela viene accesa e lasciata bruciare. Occasionalmente viene tagliata. Quando la candela è a pochi centimetri dal viso del paziente, viene spenta. Si possono usare due candele per entrambe le orecchie e l'intero processo può durare un po' più di un'ora.
Secondo i praticanti e i sostenitori, la fiamma crea una pressione negativa all'interno della candela (come un camino) che ammorbidisce il cerume e poi lo aspira dall'orecchio. Molti praticanti tagliano la candela all'estremità, in modo da aprirla e mostrare il materiale rimosso: una sostanza nera o marrone, che sostengono sia un misto di detriti di cerume, batteri, impurità, tossine ed altro.
Alcuni ritengono anche che le candele auricolari servano solo ad ammorbidire il cerume, che poi fuoriuscirà da solo.