Che cos’è l'ipoacusia legata all’età?
Il peggioramento dell’udito legato all’età, noto anche come presbiacusia, non è altro che una diminuzione della capacità uditiva che si verifica con l’invecchiamento. Si tratta del tipo d'ipoacusia neurosensoriale più comune. Con il termine ipoacusia neurosensoriale si intende un danneggiamento alle cellule ciliate dell’orecchio interno o delle vie nervose. Nella maggior parte dei casi, l'ipoacusia interessa entrambe le orecchie.
Ti sorprenderà sapere che l’udito può cominciare a peggiorare già dai 30 e 40 anni e continuare ad aggravarsi col tempo. E' bene non trascurare una perdita uditiva, dato che il peggioramento della condizione mette a dura prova la qualità della vita.
Nei primi stadi della presbiacusia può risultare difficile sentire i suoni ad alta frequenza. Il suono della voce umana rientra in questa categoria, pertanto, col passare del tempo, la comprensione del parlato diventa sempre più difficoltosa. Sentire gli altri diventa ancora più difficile in ambienti con rumorosità elevata o con rumori di fondo. L’aspetto più insidioso della presbiacusia è il fatto che il
calo di udito si manifesta lentamente, per cui può capitare di non rendersi conto che non si sente più bene come prima.
Col tempo, dato che l'ipoacusia continua ad aggravarsi, ci si accorge che i toni alti non sono gli unici a dare problemi. Si nota infatti che la presbiacusia ora pregiudica anche altre frequenze. Scoprire da dove proviene un suono ed individuarne la fonte diventa più difficile. Possono anche manifestarsi
acufene (ronzio nelle orecchie), capogiri e perfino problemi di equilibrio.
L'ipoacusia legata all’età può lentamente mettere a dura prova la qualità della vita. Spesso, quando si realizza la gravità della propria sordità, ci si scoraggia e si preferisce stare soli evitando i momenti in compagnia, dove i rumori sono più forti. L’isolamento sociale e la depressione sono conseguenze comuni dei disturbi all’udito. Non è facile affrontare il fatto di non essere in grado di sentire e capire quando gli altri ci parlano.
L’aggravarsi dell'ipoacusia può comportare anche un problema di sicurezza. Immaginate di non sentire il suono acuto dell’allarme antincendio mentre siete a casa da soli o non sentire la sirena dell’ambulanza mentre guidate in autostrada. Tutte queste situazioni possono mettervi in pericolo.
Se sospetti di soffrire di un'ipoacusia legata all’età, è fondamentale accertarsi dell'entità del problema. Puoi effettuare un test online gratuito della durata di 5 minuti per avere un'indicazione di massima della possibilità di una perdita uditiva; oppure per un responso professionale, puoi richiedere un controllo specialistico gratuito presso il centro AudioNova più vicino a te.
Quanto è diffusa l'ipoacusia legata all’età?
Se soffri di presbiacusia, non sei solo. Attualmente è una delle patologie più diffuse negli anziani. Ne soffrono milioni di persone in tutto il mondo. Negli Stato Uniti, il 50% delle persone sopra ai 65 anni d’età soffre di un certo grado d'ipoacusia. Il tasso di compromissione dell’udito tra le persone sopra agli 85 anni è perfino più elevato, con una stima dell’80% di persone interessate da questa condizione.
Queste statistiche spiegano la ragione per cui, secondo il National Institute of Deafness and Other Communication Disorders (Istituto nazionale sulla sordità e altri disturbi della comunicazione) ci sono oltre 28 milioni di persone negli Stati Uniti che potrebbero trarre benefici dal portare un apparecchio acustico.
Cosa causa l'ipoacusia legata all’età?
Sebbene si sia tentati di imputare il
peggioramento della capacità uditiva unicamente all’invecchiamento, c’è molto altro. Nonostante la ricerca scientifica non comprenda appieno le cause esatte della patologia, molti fattori contribuiscono all'ipoacusia che si manifesta con l’età. I ricercatori non sanno individuare con certezza se il problema nasca nell’orecchio interno, nell’orecchio medio o nell’orecchio esterno.
I medici credono che la presbiacusia sia dovuta a una combinazione di fattori ambientali, genetici e legati allo stile di vita. Molti esperti associano l'insorgere del
calo di udito legato all’età a cambiamenti nell’orecchio interno, che è il punto in cui le onde sonore vengono convertite in impulsi nervosi.
La perdita di cellule ciliate nervose nella coclea è spesso individuata come la causa primaria di questa patologia. La coclea è l’organo che percepisce il suono.
Il lavoro del nervo cocleare (anche chiamato nervo uditivo) è quello di trasmettere le informazioni sensoriali uditive dalla coclea direttamente al cervello. Una esposizione al rumore nel corso di tutta la propria vita può danneggiare queste cellule ciliate nervose.
Altre teorie sostengono che la radice del problema sono i cambiamenti nel timpano. Tutte queste sono teorie, non fatti dimostrati.
La verità è che la comunità medica non è certa delle cause esatte. Molto probabilmente è la combinazione di diversi fattori che provoca il calo di udito con l’invecchiamento.
Anche i geni giocano probabilmente un ruolo importante. Una familiarità di presbiacusia può aumentare i rischi di essere interessati da questa condizione. Anche i fattori ambientali e di stile di vita sono stati associati alla perdita uditiva legata all’età.
Non bisogna mai ascoltare la musica con le cuffie ad alto volume in quanto l’esposizione a lungo termine alla rumorosità elevata è molto pericolosa per il proprio sistema uditivo. Anche il fumo e l’esposizione a metalli pesanti, come il mercurio o il piombo possono
danneggiare le orecchie. Determinati farmaci possono essere tossici per le cellule dell’orecchio interno e causare la perdita di udito.
Sebbene la scienza non comprenda appieno il rapporto tra calo di udito ed alimentazione, sembra che anche le carenze alimentari possano contribuire alla presbiacusia.
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